Piero Guccione - Dina Viglianisi

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Piero Guccione

Sono lontani, molto lontani gli anni nei quali, sia pure con un relativo scarto di età, con Dina Viglianisi ci si ritrovava nei portici del Liceo Spedalieri di Catania; più propriamente in quel breve tratto dove nei primi anni '50 era stato ospitato l'Istituto d'Arte diretto dallo scultore M.M. Lazzaro. Davvero lontani quegli anni, non solo fisicamente ma nell'allegrezza del cuore e nella simpatia per la vita. Credo che in tutti noi, ossia nei giovani venuti su in quegli anni, lievitati anche dall'entusiasmo dei nostri insegnanti - da Tudisco a Ranno, Giuffrida, Sciavarrello - sia ancora oggi diffuso un sentimento di vera gratitudine verso quella che fu una stagione felice non solo nella nostra vita scolastica.
Dopo, ognuno è andato per la propria strada; credo tutt'ora che quel momento abbia avuto un seguito, un'eco prolungata sul nostro profondo, riverberandosi nel lavoro creativo (anche se il termine non mi piace) di ciascuno. Ed è questo quel che penso osservando le opere grafiche e di pittura di Dina: dove il gusto, l'eleganza, la chiarezza del segno, la tenue grazia del colore vincono sull'oscurità del non fatto, del vagheggiamento formalistico, sul moto puramente concettuale e amorfo del procedere artistico corrente.
Dunque, cara Dina, buon proseguimento con gli auguri più affettuosi per il tuo lavoro e per la tua vita, dal tuo amico Piero.

Scicli, settembre 2001
 
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